venerdì 3 aprile 2009

Come insegnare al nuovo cucciolo a non sporcare in casa

Una delle principali preoccupazioni di un proprietario alle prese con un cucciolo appena adottato è sicuramente quella dell'igiene tra le mura domestiche, in particolar modo il pensiero principale è quello di insegnare al più presto al nuovo arrivato dove e quando effettuare le proprie deiezioni. Premesso che un cucciolo prima dei 4 mesi di età non possiede ancora un perfetto controllo degli sfinteri (si parla di incompetenza), e di conseguenza non è in grado di trattenere i propri bisogni se non per pochissimo tempo, vediamo di fornire qui di seguito alcuni consigli pratici per insegnargli un minimo di buone creanze, affinché la nostra casa non assuma in men che non si dica le sembianze di una porcilaia.
Innanzitutto è importante iniziare l'educazione alla corretta eliminazione nell'età giusta. Esiste infatti un periodo migliore che in genere si colloca tra le 7 settimane e mezzo e le 8 settimane e mezzo. Durante tale lasso di tempo infatti si può insegnare al cucciolo dove eliminare, prima che abbia sviluppato delle preferenze. Intendiamoci, non che dopo non sia possibile, ma occorrerà sicuramente un po' di tempo in più...
Altro concetto fondamentale è quello di portare almeno 6-8 volte al giorno fuori il cucciolo per consentirgli di eliminare i propri bisogni in ambiente esterno. A questo proposito bisogna dire che il luogo dove portare il piccolo deve essere scelto in base alla possibilità di poterlo raggiungere in fretta, infatti è consigliabile effettuare l'uscita appena il cucciolo si sveglia, dopo le sessioni di gioco ed entro 15-30 minuti dal termine dei pasti, dato che questi sono i momenti in cui lo stimolo sarà più forte ed impellente.
Se lo si riesce a portare sempre nello stesso posto, gli odori lasciati in precedenza stimoleranno il cucciolo ad urinare e defecare. Ricordate che molti soggetti hanno bisogno di 15-20 minuti per annusare e muoversi prima di eliminare.
Bisognerà dunque avere la pazienza di attendere che il cucciolo faccia i bisogni, perché se lo si riporta troppo presto in casa, si corre il rischio che questi finisca per sporcare appena rientrato. Inoltre bisogna evitare di invogliarlo a giocare finché non abbia eliminato, altrimenti non riuscirà a concentrarsi. Potrebbe poi essere d'aiuto escogitare una frase da ripetere sempre uguale nel momento che il cane elimina in esterno (per es.: fà i tuoi bisogni), così che funga da stimolo e costituisca per il cane una sorta di esortazione, per fargli capire che è il momento ideale e contemporaneamente si trova nel luogo giusto per svolgere le sue funzioni organiche.
Un altro punto fondamentale è quello di gratificare il cucciolo, lodandolo, giocandoci assieme, o dandogli qualcosa da mangiare, non appena ha eliminato, affinché il premio produca un rinforzo positivo del comportamento desiderato (in questo caso l'eliminazione in esterno).
E' importante però farlo immediatamente, perché a posteriori (per esempio una volta tornato a casa), non sarebbe più in grado di associare il premio al comportamento che desideriamo ricompensare.
Soprattutto nel primo periodo bisogna seguire con molta attenzione il cucciolo, sia in casa che fuori, in modo da poterci accorgere quando sta per iniziare a sporcare, così da inibire l'atto (magari gridandogli un secco: "no!") in casa o invece premiarlo, come appena detto, se fuori.
Per seguire i suoi spostamenti dunque sarebbe utile o mettergli il guinzaglio (anche dentro casa) oppure dotarlo di un collare con un campanello, che ci informi in tempo reale di dove si trova.

Nel momento in cui dovessimo uscire e lasciarlo da solo in casa, converrebbe delimitare l'area consentita tramite un piccolo recinto o anche un semplice scatolone, con delle pareti sufficientemente alte da non poter essere scavalcate. Se lo scatolone fosse troppo grande, si può dividerlo con un tramezzo, affinché il cucciolo non sporchi da una parte e si metta a dormire dall'altra. Ma si ricordi che i cuccioli hanno una capacità di resistenza vescicale e intestinale limitata, perciò andrebbero fatti uscire almeno ogni 4 ore.
Al contrario di quello che le leggende metropolitane e i consigli dei giardinetti vanno sostenendo, nel caso in cui il cucciolo sporcasse in casa, non mettete mai e poi mai il suo muso nell'urina o nelle feci. Questo tipo di punizione non serve assolutamente a nulla, in quanto è una punizione a posteriori, quando il comportamento errato ha già avuto luogo, e pertanto il cane non è in grado di mettere in correlazione fra loro le due cose.
Laddove possibile, invece, sarebbe utile cercare di cogliere in fragranza di reato il cagnolino: se lo si vede ad esempio mentre si accinge a prepararsi a sporcare, magari girando in circolo dopo aver annusato in terra, potremmo, senza spostarlo di peso, battere il piede in terra, o scuotere un barattolo con dentro delle monete, o battere le mani o ancora gridargli un sonoro: "fuori!", per intimorirlo ed interrompere con tutta probabilità la sequenza iniziata, fermandolo prima che arrivi a sporcare, così da avere ancora il tempo per portarlo fuori.
Fondamentale è poi evitare di lasciare sempre il cibo a disposizione: il pasto andrebbe dato ogni giorno ad orari fissi, rimuovendo la ciotola (anche se ancora intonsa) al massimo dopo 20 minuti. In questo modo introduciamo l'abitudine di intervalli regolari, rispetto ai quali il cucciolo sentirà lo stimolo ad eliminare altrettanto regolarmente.
Infine in casa è importante pulire adeguatamente, con prodotti efficaci e sicuri, tutti i posti dove il cucciolo sporca, evitando candeggina e prodotti a base di ammoniaca, e preferendo invece detergenti enzimatici, che rimuovano le tracce olfattive delle deiezioni che altrimenti costituirebbero continui inviti per il cucciolo a tornare a sporcare negli stessi punti.

La maggior parte dei cuccioli, seguendo questo programma di addestramento, imparano ad eseguire una eliminazione appropriata entro le prime 14-20 settimane di vita.
Ma può succedere che alcuni individui invece impieghino più tempo, per vari motivi, che però a questo punto andrebbero indagati approfonditamente con l'aiuto del proprio veterinario di fiducia.

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