mercoledì 11 febbraio 2009

La dilatazione-torsione gastrica

Si tratta di una patologia acuta o iperacuta che spesso ha un decorso fulmineo per le conseguenze fatali che comporta, ossia è una vera e propria emergenza e come tale va trattata.
In genere interessa le razze canine di grossa o media taglia e/o dotate di un torace profondo, come l'Alano, il San Bernardo, il Terranova, il Pastore Tedesco, il Dobermann, il Boxer, il Setter irlandese; ma in realtà, sebbene raramente, è stata segnalata anche in altre razze dalle dimensioni più modeste, come il Bassotto, il Pechinese, i Terrier, così come tra i meticci e persino nel gatto.
Inoltre sebbene questa condizione in linea teorica si potrebbe verificare a qualsiasi età, si è visto che interessa maggiormente i soggetti anziani.

Essa si attua quando lo stomaco si dilata eccessivamente per l'ingestione di cospicue quantità di cibo, liquidi e aria e conseguentemente si torce, ruotando su se stesso in modo che il piloro, dalla sua sede nel lato destro dell'addome, passa sotto il corpo gastrico e si va a posizionare dorsalmente al cardias, sul lato sinistro dell'addome.
Se la torsione è completa, lo svuotamento gastrico è reso impossibile e si instaura una dilatazione gastrica progressiva. Inoltre contemporaneamente si può avere anche la torsione della milza. Senza contare che la massiccia distensione gastrica determina l'ostruzione della vena porta epatica e della vena cava caudale, inducendo congestione mesenterica, riduzione della gittata cardiaca, grave shock e coagulazione intravasale disseminata (DIC).
Dal momento che anche la vascolarizzazione dello stomaco ne risulta ostacolata si può arrivare sino alla necrosi della parete gastrica con ulteriori catastrofiche conseguenze. La vera causa del perché ciò accada è ancor'oggi sconosciuta, ma potrebbe essere imputabile ad un'anomalia della motilità gastrica.
Comunque perché essa si verifichi sono indispensabili almeno 3 fattori:

1. la lassità del legamento epato-gastrico (condizione questa legata ad una modificazione della componente elastica, dovuta in genere all'età avanzata; ma vi può essere anche una predisposizione individuale)
2. il verificarsi di una dilatazione gastrica con presenza di gas (legato in genere alle modalità del pasto = aria ingerita; e al tipo di alimento = gas prodotti dalla fermentazione)
3. la presenza di un ostacolo all'eruttazione e al deflusso del gas dallo stomaco (dovuto appunto alla torsione che causa con la loro dislocazione, la chiusura più o meno completa delle due valvole)
Vediamo dunque quali sono le condizioni che predispongono al verificarsi di tale situazione e che quindi sarebbe opportuno evitare:
a) - Consumo di grosse quantità di cibo in un singolo pasto
b) - Attività fisica immediatamente successiva ad un pasto abbondante
c) - Eccesso di Calcio nella dieta che stimola una ipergastrinemia
d) - Rapida ingestione dell'alimento (in genere dovuto al fatto o che i cani vengono alimentati in gruppo, o si trovano in uno stato di agitazione quando mangiano oppure vengono alimentati troppo poco frequentemente e dunque arrivano al pasto con un appetito esagerato, ingurgitando assieme al cibo anche notevoli quantità di aria).
Ma come può un proprietario rendersi conto per tempo di quello che sta accadendo, così da intervenire prontamente, portando il proprio animale al più vicino pronto soccorso?
Innanzitutto l'animale presenta irrequietezza progressiva e poi ovviamente osserveremo un graduale aumento di volume del segmento anteriore dell'addome, sempre più disteso e timpanico, con conati di vomito improduttivi, ipersalivazione, dispnea (aumento dello sforzo respiratorio) ed insorgenza di dolore severo con polipnea ed ansimazione a bocca aperta, sino ad esitare in uno stato di shock con collasso e morte, se non si interviene rapidamente.
Ricordiamo infatti che la mortalità tocca punte anche del 30% proprio a causa dei deficit circolatori che si vengono ad instaurare e al riassorbimento di tossine, che determinano una insufficienza d'organo multipla.
Questo significa che ai primi sintomi occorre immediatamente soccorrere il cane così da ridurre al minimo i danni irreversibili che altrimenti metterebbero fuori gioco reni e cuore in primis e successivamente tutti gli altri organi, causandone il decesso.
Infatti affinché la prognosi passi da riservata a favorevole va immediatamente corretto lo squilibrio idroelettrolitico ed acido-base, attraverso la somministrazione di fluidi bilanciati endovena a regime (90ml/kg, durante la prima ora) sino ad ottenere la stabilizzazione del paziente anche grazie alla decompressione gastrica, per mezzo di un trequarti.
Solo dopo aver superato lo stato di shock e corretto l'ipovolemia, si procede appena possibile, attraverso una sonda oro-gastrica, allo svuotamento del contenuto dello stomaco (lavanda gastrica).
Infine appena i segni vitali sono tornati stabili, quindi una volta corrette eventuali aritmie cardiache, ripristinata la normale pressione ematica e la temperatura corporea e corretti gli squilibri acido-base, il paziente dovrà essere trasferito in chirurgia per risolvere l'alterata dislocazione dello stomaco e del piloro.
L'intervento consigliato per evitare eventuali recidive, altrimenti possibili e frequenti, è la gastropessi, ovverosia una vera e propria fissazione mediante sutura dell'organo alla parete addominale (in genere viene ancorato ad una costola).
Per quanto riguarda la prevenzione di questa terribile patologia converrebbe alimentare ogni cane sempre almeno due volte al giorno, con un alimento di buona qualità, povero di fibra, altamente digeribile e nutrizionalmente bilanciato, senza effettuare alcuna integrazione calcica (a meno che non venga motivata e consigliata dal veterinario); ridurre al minimo l'eccitazione e l'esercizio fisico prima, durante e 1h dopo il pasto; alimentare il cane da solo e in un ambiente tranquillo oppure servirsi di apposite ciotole con ingombri tali che impediscano di ingurgitare grosse quantità di cibo, aiutando a rallentarne l'assunzione.

Nessun commento: