giovedì 1 maggio 2008

Primo Soccorso in caso di avvelenamento

Purtroppo i casi di avvelenamento accidentale o doloso riguardanti i nostri animali domestici non sono affatto rari e quasi sempre il proprietario viene colto alla sprovvista, nel senso che, preso dal panico, non sa quali misure adottare e cosa fare per non aggravare la situazione. Ebbene innanzitutto bisogna evitare di lasciarsi prendere dal panico, perché in questi casi la cosa più importante è proprio agire il più repentinamente possibile ed il panico rischia di interferire con la rapidità d'azione e con i corretti provvedimenti da prendere per aiutare la vittima dell'avvelenamento. Per cui calma e sangue freddo sono le prime imprescindibili regole da tenere a mente e da rispettare assolutamente se vogliamo essere davvero utili e operativi. Prendiamoci dunque 30-60 secondi di tempo per riacquistare completamente il controllo di noi stessi e, altra importante cosa da fare, raccogliamo subito tutto il materiale sospetto. Questo infatti potrebbe rivelarsi enormemente utile al veterinario o agli addetti dei centri tossicologici a cui ci si rivolgerà, per determinare con esattezza quale o quali veleni sono coinvolti.

Nel caso in cui bisognasse correre in fretta dal più vicino veterinario col proprio animale, non dimentichiamoci quindi di portare con noi anche la confezione dell'eventuale sostanza incriminata (laddove ne fossimo a conoscenza). Oppure raccogliamo dentro una busta di plastica sigillata tutto il materiale che il nostro animale potrebbe aver vomitato o masticato. Nel caso fortunato in cui fossimo stati testimoni dell'ingestione di una qualche sostanza di probabile natura tossica da parte del nostro animale, non esitiamo a rivolgerci ad un centro antiveleno per la richiesta delle prime manovre di soccorso da effettuare, anche se gli effetti collaterali non si rendessero immediatamente evidenti. Spesso infatti, sebbene avvelenato, un animale potrebbe apparire normale per diverse ore o giorni dall'avvelenamento (basti pensare alle esche ratticide a base di dicumarolo o derivati che agiscono consumando le riserve epatiche di vit.K, dando luogo ai noti sintomi emorragici anche a distanza di una settimana dall'ingestione!).

Purtroppo risulta spesso impossibile stabilire con certezza l'identità del veleno e l'entità della dose.
Per fortuna però questo non è di solito troppo importante perché solo alcuni veleni hanno antidoti specifici e pochi pazienti richiedono la rimozione attiva del veleno.

A volte è sufficiente un trattamento sintomatico; tuttavia la conoscenza del tipo di avvelenamento può essere di grande aiuto nell'anticipare il corso degli eventi.

Se ne avessimo il tempo, sarebbe importante quindi chiamare al più presto un centro antiveleno o CAV: esistono infatti diversi centri di questo genere diffusi sul territorio, con fornitissime banche dati di tutti i tossici e i veleni esistenti, dai più comuni ai più rari, in grado di comunicare telefonicamente i primi accorgimenti da mettere in atto in attesa dell'intervento del medico veterinario.

Essi inoltre, quando fosse nota la sostanza tossica, sono altresì capaci di fornire informazioni relative all'eventuale antidoto, qualora esistesse.
I principali CAV in Italia, sono i seguenti:


ANCONA

ISTITUTO MEDICINA SPERIMENTALE
VIA RANIERI 2
TEL.071/2204636 - 071/2206036


BERGAMO
CENTRO ANTIVELENI U.S. TOSSICOLOGIA CLINICA
AZIENDA OSPEDALI RIUNITI
TEL.800883300- 035/269469


BOLOGNA
OSPEDALE MAGGIORE
VIA LARGO NEGRISOLI 2
TEL.051/333333-051/6478955


CATANIA

OSPEDALE GARIBALDI CENTRO RIANIMAZIONE

PIAZZA S. MARIA GESU' -
TEL. 800410989-095/7594120


CESENA

OSPEDALE MAURIZIO BUFFALINI

VIALE GHIROTTI
TEL.0547/352612


CHIETI

OSPEDALE SANT.MA ANNUNZIATA

TEL.0871/345362


FIRENZE
USL 10/UNIVERSITA'DEGLI STUDI

VIALE G.B.MORGAGNI 65
TEL.055/4277238

CAV, AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA CAREGGI

TEL.055/4277819


FOGGIA
CAV
- OSPEDALI RIUNITI DI FOGGIA
TEL.0881/732326

GENOVA
IST. SCIENTIFICO G.GASLINI - CAV PEDIATRICO
LARGO G.GASLINI 5
TEL.010/5636414-010/3760873

GENOVA
OSPEDALE SAN MARTINO

VIA BENEDETTO XV, 10
TEL.010/352808


LA SPEZIA

OSPEDALE CIVILE S. ANDREA
VIA VITTORIO VENETO
TEL.0187/533296 - 0187/533376


LECCE

OSPEDALE GEN.REGIONALE
V.FAZZI
VIA ROSSINI, 2
TEL.0832/351105


MESSINA

UNITA' DEGLI STUDI DI MESSINA

VILLAG. SANTISSIMA ANNUNZIATA
TEL.090/2212451


MILANO

OSPEDALE NIGUARDA CA' GRANDA

PIAZZA OSPEDALE MAGGIORE 3 -
TEL.02/66101029

http://www.centroantiveleni.org/

NAPOLI

OSPEDALI RIUNITI CARDARELLI

VIA ANTONIO CARDARELLI 9
TEL.081/5453333- 081/7472870


NAPOLI

ISTITUTO FARMACOLOGIA E TOSSICOLOGIA

VIA COSTANTINOPOLI 16
TEL.081/7472870-081/7472868-081/5453333


PADOVA

DIP. FARMACOLOGIA E ANESTESIOLOGIA

LARGO EGIDIO MENEGHETTI 2
TEL.049/8275078


PAVIA
CENTRO NAZIONALE DI INFORMAZIONE TOSSICOLOGICA
FONDAZIONE S. MAUGERI -CLINICA DEL LAVORO E DELLA RIABILITAZIONE IRCCS VIA S. BOEZIO 26
TEL.0382/24444


PORDENONE

OSPEDALE CIVILE
CENTRO RIANIMAZIONE
VIA MONTEREALE 24
TEL.0434/399698 - 0434/550301

REGGIO CALABRIA
OSPEDALI RIUNITI
CENTRO RIANIMAZIONE
VIA G. MELACRINO
TEL.0965/811624


ROMA

IST. DI ANESTESIOLOGIA E RIANIMAZIONE-POLICLINICO GEMELLI

LARGO AGOSTINO GEMELLI 8
TEL.06/3054343


ROMA

POLICLINICO UMBERTO I -CAV

VIALE REGINA ELENA 324
TEL.06/49978000

http://w3.uniroma1.it/cav/

TORINO

UNIVERSITA' DI TORINO

VIA ACHILLE MARIO DOGLIOTTI
TEL.011/6637637


TORINO

CAV PEDIATRICO, OSPEDALE INFANTILE REGINA MARGHERITA
TEL.011/3135062-011/3135063-011/3135064

TRIESTE

OSPEDALE INFANTILE BURLO GAROFALO

VIA DELL' ISTRIA 65/1
TEL.040/3785373-040/3785333


Nel momento in cui si contatta un CAV bisogna avere a portata di mano le seguenti informazioni da comunicare al medico di guardia:
  1. specie, razza, età, sesso, peso e numero degli animali coinvolti
  2. descrizione dettagliata del tipo di sintomatologia che presenta l'animale intossicato
  3. informazioni riguardanti la modalità di esposizione al tossico (inalazione, ingestione, contatto cutaneo, ecc.) incluso il tipo di sostanza (se nota), la dose assunta e il tempo trascorso dall'esposizione al tossico e tra l'esposizione e l'eventuale comparsa di sintomi

Dal momento che è necessario identificare nel modo più preciso possibile la sostanza, nel momento in cui ci si dovesse recare dal veterinario, portarsi sempre dietro l'involucro o la confezione che la conteneva, anche perché spesso è presente un'etichetta che fornisce di per sé numerose informazioni importanti.

Nel caso in cui l'animale avvelenato presentasse crisi convulsive, perdite di coscienza, rimanesse svenuto o ancora presentasse difficoltà respiratorie, avvertite immediatamente il veterinario e portateglielo al più presto: se necessario sarà lui a chiamare il CAV, ma nel frattempo metterà subito in atto le procedure di terapia intensiva che potrebbero salvare la vita al vostro animale. Siate pronti in qualsiasi momento, in casa o fuori, portando sempre con voi il numero di telefono di almeno 2 CAV a cui rivolgervi in caso di necessità.

Approntate un kit di pronto soccorso per il vostro animale, da tenere sempre a portata di mano, così da avere tutto ciò che occorre per poter mettere in atto il primo intervento, su consiglio del vostro veterinario o dietro indicazioni del CAV consultato.
Esso deve essere così costituito:
  • una bottiglietta nuova di Perossido d'Idrogeno al 3% (10 volumi) per indurre il vomito
  • una pipetta dosatrice, una peretta per clisma o una siringa da 60 o 100ml (per somministare il Perossido d'Idrogeno)
  • soluzione fisiologica per gli occhi
  • lacrime artificiali in gel (per lubrificare gli occhi dopo eventuali lavaggi)
  • un sapone liquido sgrassante a pH neutro (con cui lavare l'animale in caso di contaminazione cutanea)
  • un paio di pinzette (per rimuovere spine, aculei o pungiglioni)
  • una museruola (per proteggervi nel caso di morsi indotti da paura o eccitazione)
  • una lattina del cibo umido preferito dal vostro animale
  • un trasportino

In ogni caso consultate sempre un veterinario o un addetto ad un CAV perché vi consigli su come e quando usare ogni elemento del kit.

2 commenti:

Nemo ha detto...

Bravo, bel blog e soprattutto bel Post. E' di qualche settimana fa la notizia che a Roma hanno lasciato dei bocconi avvelenati all'interno di Villa Pamphili provocando la morte di alcuni cani. Io ho due beagle e devo dire che la notizia mi ha veramente spaventato (anche perché stavo tornando proprio da lì). Ma a parte questo episodio mi capita spesso di portarli fuori con me anche in vacanza e avere qualche nozione su quello che bisogna fare in casi del genere è sempre utile. Tornerò a visitare il tuo blog.

AntoVet66 ha detto...

Grazie a te per aver apprezzato il mio lavoro e mi auguro di continuare a fornire informazioni utili a chi, come me, ama gli animali e cerca di promuovere la cultura del loro rispetto.
A presto dunque!