domenica 27 aprile 2008

L'alimentazione casalinga del cane

Ci si chiede spesso se sia meglio alimentare i nostri animali domestici rivolgendoci ai numerosi prodotti esistenti ormai sul mercato (e se ne trovano davvero un'ampia scelta anche di ottima qualità) oppure se sia preferibile ricorrere alle preparazioni casalinghe per assicurargli una sana e corretta alimentazione.
Va subito detto in generale che al contrario di quanto si creda ancora, l'alimentazione preconfezionata oltre ad essere estremamente comoda e pratica, è sicuramente la scelta migliore (soprattutto se parliamo di quelle marche che hanno alle spalle degli studi che si avvalgono di un team fatto di nutrizionisti, veterinari, chimici ed altri esperti), in quanto prevede un'equilibrata presenza di tutti gli elementi nutritivi che devono costituire la razione, e tra l'altro se ne trovano differenziate per età, patologie, ecc.

Non starò dunque qui ad elencare le numerose ditte produttrici di cibo per animali o a sindacare sulla loro serietà; ma consiglio a chi fosse interessato, di rivolgersi al proprio veterinario così da essere indirizzato correttamente nella scelta della dieta adeguata per il proprio animale.
Invece volevo dare delle indicazioni di massima per quanto riguarda l'alimentazione casalinga, che rimane comunque una scelta valida, soprattutto per chi ha voglia e tempo di preparare in casa la pappa del proprio beniamino, e anche perché è la scelta consigliata per i casi di allergia, laddove si richieda la cosiddetta dieta ad eliminazione, per testare uno ad uno gli alimenti sospettati di dar luogo ad una reazione allergica, evenienza purtroppo comune anche fra i nostri cani.

Iniziamo dunque suddividendo i vari costituenti della dieta nelle principali 6 classi alimentari: acqua, carboidrati, proteine, grassi, minerali e vitamine.
Ricordiamo che l'acqua è e rimane, come per noi, la principale sostanza essenziale alla vita ed è alla base di tutti i processi metabolici di un organismo.
Il corretto fabbisogno giornaliero di quest'ultima si calcola in ragione di 50ml per Kg di peso corporeo/die (per es. un cane di 10 Kg avrebbe bisogno di circa 500ml di acqua al giorno).

Passando invece a considerare i carboidrati, ricordiamo che essi sono, come per l'uomo, tra le principali fonti di energia (per il gatto invece lo sono le proteine); essi sono rappresentati da carboidrati semplici e amidi; ma comprendono anche una frazione della dieta che va sotto il nome di fibra: importantissimo elemento che assicura il normale lavoro dell'intestino, regolando la durata del transito intestinale.
Il fabbisogno di carboidrati nei cani si aggira attorno al 30-60% della razione.
Queste differenze sono dovute al diverso momento metabolico: la gravidanza e l'allattamento, così come l'intensa attività fisica, necessiteranno sicuramente di un apporto maggiore.
Se carenti possono determinare debolezza, natimortalità, riduzione dell'istinto materno e della produzione di latte, se in eccesso possono dar luogo a problemi relativi alla cattiva digestione, e dunque flatulenza, gonfiore e diarrea oltre ad accumularsi sotto forma di grassi, dando luogo a sovrappeso e obesità.

Passando a considerare le proteine, ricordiamo subito l'esistenza di ben 21 mattoni che le costituiscono e che vanno sotto il nome di amminoacidi. Tra di loro ve ne sono alcuni essenziali, ovvero che l'organismo deve obbligatoriamente introdurre dall'esterno con l'alimento perché non è in grado di fabbricarseli da solo e per questo motivo di vitale importanza.
Essi variano a seconda della specie (per es. nel gatto la carenza di taurina, aminoacido essenziale per questa specie, porta a cecità e miocardiopatie mortali).
La funzione svolta dalle proteine è importantissima, esse infatti sono i componenti fondamentali di tutti i tessuti e gli organi del corpo: muscoli, articolazioni, tendini, legamenti, cute e annessi, proteine del sangue (emoglobina, transferrina, albumina, globuline), enzimi, ormoni, ecc.
Da qui si deduce che esse sono necessarie alla crescita, al mantenimento e alla rigenerazione di tutte le cellule.
Nel caso superino i fabbisogni strutturali dell'organismo, anch'esse possono essere utilizzate come fonte di energia, al pari dei carboidrati. Purtroppo però, al contrario di questi ultimi, le proteine in eccesso non possono venir accumulate nell'organismo.
Se le necessità superano l'introduzione, esse verrano ricavate dalla demolizione di tessuti come quello muscolare, inizialmente, sino poi a coinvolgere anche altri organi.
Il fabbisogno proteico di mantenimento (ovvero il quantitativo di proteine alimentari consumato ogni giorno) varia in relazione al momento fisiologico dell'organismo, ma in media si aggira tra il 18% (per i cani adulti) e il 22% (per i soggetti giovani). Nel gatto molto di più: tra il 26% (negli adulti) e il 30% (nei giovani e nelle femmine che allattano).
L'eccesso di proteine porta a problemi renali (visto che il rene è deputato all'eliminazione delle scorie azotate prodotte dal catabolismo proteico), mentre la carenza porta a una crescita inadeguata o ad una perdita di peso, anemia, atrofia e atonia muscolare, opacità del mantello, anoressia, maggior predisposizione alle malattie sino alla morte.

Per quanto riguarda i grassi o lipidi, essi svolgono 3 importanti funzioni: assicurano il regolare apporto energetico (anche sotto forma di depositi), contribuiscono all'assorbimento delle vitamine liposolubili (A, D, E e K) e forniscono acidi grassi insaturi Omega-3 e Omega-6
(che sono elementi costitutivi fondamentali delle pareti cellulari, di molte sostanze attive presenti nell'organismo e infine regolano la dispersione dell'acqua tramite la pelle).
Dal momento che hanno un valore energetico notevolmente superiore a quello dei carboidrati e delle proteine, in caso di un fabbisogno energetico elevato (per es. in caso di lavoro fisico intenso o in presenza di alcune patologie) essi diventano fondamentali.
Il loro eccesso predispone però all'obesità e ad un maggior consumo di antiossidanti (come la Vit.E), mentre una loro carenza può dar luogo a difficoltà di cicatrizzazione delle ferite, formazione di edemi, problemi cutanei (piodermiti, forfora, alopecia, dermatiti) e problemi riproduttivi.

I minerali d'importanza alimentare si suddividono in 7 macroelementi, che sono necessari in discreti quantitativi nella dieta (Calcio, Fosforo, Cloro, Sodio, Magnesio, Potassio e Zolfo) e almeno 11 microelementi, che sono necessari, ma solo in tracce (Ferro, Zinco, Rame, Selenio, Iodio, Cromo, Manganese, Molibdeno, Boro, Fluoro e Cobalto).
Essi svolgono diverse funzioni fondamentali, prima fra tutte quella di essere i costituenti strutturali di tutti i tessuti duri (ossa e denti) e componenti di molti liquidi e tessuti, contribuendo a mantenere l'equilibrio acido-base, assicurando la contrazione muscolare, la conduzione nervosa e la permeabilità di membrana ed entrando a far parte di tutte le reazioni chimiche come fattori enzimatici e ormonali.
Essi sono (assieme alle vitamine) gli elementi più difficili da controllare nella preparazione della razione casalinga, senza contare che a seconda dei dosaggi possono antagonizzarsi a vicenda!

Infine passiamo a ricordare le Vitamine, che si suddividono in due sottogruppi principali: idrosolubili (gruppo B e Vit. C), che vengono assorbite attivamente ma che non danno luogo a fenomeni di accumulo perché quelle in eccesso vengono eliminate con le urine e liposolubili (A, D, E e K), che vengono assorbite passivamente grazie ai grassi e ai sali biliari, ma che, se in eccesso, possono (accumulandosi soprattutto a livello epatico) dar luogo a fenomeni di tossicità.
Esse espletano funzioni fisiologiche molto diverse a seconda della fase di vita dell'animale; ma tutte sono essenziali all'organismo e molte di queste sostanze vengono inattivate dalla cottura, il che spiega la necessità di garantirne un apporto controllato attraverso l'uso di integratori, nel caso di una dieta preparata in casa.

Dopo questo breve excursus volto a fornire un'infarinatura generale su nozioni base di alimentazione, qui di seguito fornisco delle indicazioni per la preparazione di una razione di pappa fatta in casa per un cane in buone condizioni di salute che va comunque integrata con vitamine e sali minerali (per ogni altra informazione relativa al caso particolare consiglio sempre di rivolgervi al vostro medico veterinario di fiducia).

Cominciamo considerando le principali fonti di proteine e lipidi:
Carne – E’ l’ alimento proteico più comunemente usato per il cane, va scelta non eccessivamente magra. Può essere somministrata carne di diversa origine (bovina, equina, ovi-caprina, pollame) meglio se scottata in acqua bollente, ad eccezione di quella suina che va cotta invece a dovere.
Quantità:
per il cucciolo: 30 g. per ogni Kg. di peso del soggetto al giorno;
per l’ adulto: 12-15 g. per ogni Kg. di peso del soggetto al giorno;
per la femmina in gravidanza o allattamento: come per il cucciolo;
per i soggetti anziani o sterilizzati: 8-10 g. per ogni Kg. di peso del soggetto al giorno.
Frattaglie – hanno un basso valore nutritivo per cui non vanno date piu’ di una volta la settimana, e sempre scottate in acqua bollente.
Il polmone va dato sempre e solamente dopo cottura in acqua bollente per 30 minuti o in pentola a pressione per 15 minuti.
Quantità: come per la carne.
Pesce – costituisce un ottima alternativa alla carne; ovviamente va deliscato e bollito.
Quantità: come per la carne.
Uova – una o due volte la settimana, il rosso (tuorlo) e’ meglio darlo crudo, il bianco (albume) invece va sempre dato soltanto dopo cotto, perché crudo contiene una sostanza (l'avidina) che neutralizza la vitamina H o biotina (facente parte del gruppo delle B) .
Quantità: non più di uno o due per volta (1 uovo equivale a 35 g. di carne).
Formaggi – purché freschi e non sottoposti a stagionatura (ricotta di mucca, yogurt, fiocchi di latte) molto utili per il soggetto in crescita, perché ricchi di proteine e di Calcio e Fosforo.
Quantità: come per la carne.
Latte – se dato in piccole quantità e regolarmente (quando non dà diarrea) costituisce un ottimo alimento specialmente per i cuccioli e le femmine in allattamento.
Quantità: 100 g. equivalgono a 20 g. di carne.

Per completare la razione, bisogna considerare poi anche gli altri costituenti:

Verdure – ottime carote, fagiolini, zucchine e zucca che forniscono il corretto apporto di fibra, sali minerali e molte vitamine.
Meglio escludere: pomodori, fagioli, piselli, spinaci, bietole rosse, cicoria e lattuga.
Quantità: 10-15 g. per ogni Kg di peso del soggetto al giorno.

Fonti di Carboidrati:– pane, meglio se secco, come tale, oppure mescolato all'acqua di cottura della carne o nel brodo, oppure pasta, patate o riso sempre però molto cotti, oppure fioccati di cereali o riso soffiato (già sottoposti a processi di cottura per renderli più digeribili e facilmente assimilabili) bagnati con brodo.
Quantità: come per la carne.

Frutta – mele o comunque tutta la frutta contenente poco zucchero.
Da evitare l'uva (compresa l'uva passa), perché da recenti studi sembra contenere una sostanza in grado di causare insufficienza renale acuta, così come gli agrumi, troppo acidi per il pH gastrico dei nostri cani.


Acqua
– va lasciata sempre a disposizione e deve essere rinnovata spesso per essere sempre fresca e pulita.

SOMMINISTRAZIONE

Gli alimenti proteici singolarmente o mescolati tra di loro vanno aggiunti alle verdure e alle fonti di carboidrati, pure presi singolarmente o mescolati tra di loro, sempre rispettando i dosaggi consigliati.
I migliori metodi di cottura sono quello a vapore, anche con la pentola a pressione (verdura e carne) e la bollitura (riso, pasta e patate).
La razione quotidiana e’ bene venga suddivisa per i cuccioli in tre o quattro pasti al giorno, mentre per gli adulti in 2-4 pasti.
L’ alimento va dato tiepido (39°-40° C) in quanto la temperatura vicina a quella corporea ne migliora l'appetibilità esaltandone i sapori, e non deve essere né troppo brodoso né eccessivamente asciutto.

ALIMENTI VIETATI

Ossa di ogni tipo, i formaggi fermentati, i salumi, fritti e soffritti, i resti della nostra tavola (perché facilmente contengono condimenti e spezie dannose per il cane, compresi sale, pepe e peperoncino), ogni alimento deteriorato, dolciumi, caramelle e cioccolato.
Vediamo nei dettagli perché sono da evitare alcuni di questi:

Le Ossa
Al cane non vanno date le ossa, neanche quelle spugnose di grosse dimensioni (tipo ginocchio per intenderci) dato che riesce comunque a romperle in pezzi grossolani che poi ingoia, e oltre a causargli vomito e/o stitichezza, e/o diarrea, le conseguenze potrebbero essere anche molto più gravi, sino a richiedere un intervento di pronto soccorso.
Bisogna considerare inoltre che col tempo l' intestino "impigrisce" e quindi un cane che da giovane non ha mai manifestato problemi può cominciare ad accusarli in eta' più matura.
Si deve poi porre parecchia attenzione nei riguardi di ossa acuminate, scheggiose (come quelle di coniglio, pollo e selvaggina) o in pezzi grossolani; se ingerite infatti possono creare serie lesioni gastriche o impegnarsi, bloccandolo, in un segmento intestinale, sino alla sua perforazione.
Queste situazioni comportano di regola interventi chirurgici, spesso d' urgenza, per rimuovere il corpo estraneo che diversamente porterebbe a morte il soggetto.
Le Cipolle
Le cipolle se consumate per un peso pari o superiore allo 0,5% del peso corporeo, in cani e gatti provocano un'anemia emolitica con febbre, vomito, diarrea, urina scura (emoglobinuria) e morte.
Il principale principio tossico implicato è l'allipropildisolfuro (APDS).
L' Aglio
L' aglio così come la cipolla, contiene disolfuri, in particolare l'ajoene e può quindi indurre una anemia emolitica con lo stesso meccanismo della cipolla, ovvero danneggiando l'emoglobina; per quanto riguarda le sue supposte capacita' vermicide o vermifughe, è solo una superstizione da sfatare, probabilmente collegata al fatto che la presenza di vermi produce un'odore agliaceo dell'alito.
I dolci e la cioccolata
Sono assolutamente da evitare e soprattutto la cioccolata, che per la presenza di teobromina (una metilxantina come la caffeina e la teina), è causa di veri e propri avvelenamenti fatali (la dose mortale corrisponde a circa 100-250 mg di teobromina per Kg di peso del cane, ovvero per un cane di 25Kg bastano 200g di cioccolato fondente a causarne la morte).
I sintomi dati dall'avvelenamento da teobromina sono sete eccessiva, vomito, diarrea e convulsioni.

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