domenica 6 aprile 2008

Cina e crimini olimpici: ne fanno le spese anche i gatti!


Non ne conosciamo il numero e non lo conosceremo mai, ma sono centinaia di migliaia i gatti lasciati morire all'interno delle gabbie dove vengono stipati dai volonterosi operai pagati dal governo cinese per fare quello che il Daily Mirror ha titolato il "clean-up in stile Cinese" (la pulizia in stile Cinese).
Nel distretto del Beijings, come ci informa l'inviato della testata, migliaia di gatti sono abbandonati dai loro stessi proprietari nelle strade pubbliche, dove passeranno gli incaricati del ministero a fare il loro dovere. Muniti di gabbie, pertiche, uncini, bastoni e catene, in qualche modo gli "accalappiagatti" costringono, chi non muore sotto i primi colpi, a entrare in gabbie metalliche che vengono stipate oltre l'inverosimile. Destinazione? Le sterminate campagne alla periferia delle principali città cinesi dove questi innocenti creature, blandite fino al giorno prima dalle carezze dei bambini, sono lasciati letteralmente morire di fame e di sete. L'inviato ha visto una di queste gabbie e, senza volere eccedere in un'orripilante descrizione dettagliata, vi riporto soltanto una sua annotazione: "pur essendo gatti non riuscivano neanche a girarsi su se stessi". Perché? Quale la ragione dello sterminio? Semplice: si avvicinano le Olimpiadi e la Cina deve mostrare al mondo intero la sua pulizia e la sua igiene. E che c'entrano i gatti? Ricordate la SARS? Se ne parlò e scrisse per mesi qualche anno fa, come una delle terribili malattie epidemiche che doveva sterminate l'uomo. In realtà il "devastante" virus della SARS (ammesso che esista) ha prodotto forse qualche decesso e qualche ricovero nelle estreme zone d'oriente, dove l'igiene è un termine inesistente sui dizionari. Ci andarono di mezzo gli zibetti delle palme asiatici e, siccome i gatti sono simili, ci andarono di mezzo anche loro, tanto per stare nel sicuro. L'avvicinarsi del turismo di massa, per le Olimpiadi, ha così convinto il governo cinese che è bene non rischiare e che c'entrino o meno con la SARS gatti e zibetti, non è comunque un "bel vedere" osservare una colonia di gatti che sonnecchia in pubblico. Segno di inciviltà, di scarsa igiene, tutti questi gattacci malati per strada. E allora, basta trasmettere per TV che i gatti portano gravissime malattie e i proprietari si convincono immediatamente a gettarli in strada dove passano i "monatti". Il Daily riporta addirittura il caso di due gatte gravide uccise a bastonate dai volonterosi insegnanti di un asilo del Beijing, per paura che trasmettessero chissà cosa ai bambini. Mentre Hu accende la torcia olimpica in quella piazza di Tienanmen, ove rimane indelebile il ricordo del giovane di fronte al carro armato, dalle campagne si levano miagolii sempre più flebili e il vento trascina il lezzo della morte. (articolo di Oscar Grazioli del 2 aprile 2008)
Per quel che può valere, l'Italia ha promosso una petizione che si può indirizzare a www.firmiamo.it/sterminiogatticinesixolimpiadi
Era meglio stare a casa, ma in mancanza d'altro...

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