venerdì 21 marzo 2008

Il problema del traffico dei cuccioli dall'Est Europa


Quanti non hanno sorriso alla vista di un tenero cucciolo e non sono stati presi dall'irrefrenabile e lodevole istinto di stringerlo al petto ed adottarlo immediatamente?
Ebbene purtroppo ci sono persone pronte ad approfittarsi della bontà e genuinità di tali sentimenti.
E' bene che si sappia che da anni è in atto un vero e proprio traffico illegale di cuccioli di tutte le razze e dimensioni che riescono spesso a passare le larghe maglie dei controlli alle frontiere del nostro paese, viaggiando in condizioni spaventose sia dal punto di vista igienico-sanitario che di benessere e che arrivano soprattutto da paesi come l'Ungheria e la Polonia, senza escludere però anche altri paesi dell'Est europeo (come la Repubblica Ceca, la Romania, la Slovacchia ed altri).
Questo vero e proprio crimine che si consuma ai danni dei poveri cuccioli e degli ignari acquirenti, va a sovvenzionare un mercato sotterraneo che continua a crescere, nonostante i tentativi di guardia di finanza, veterinari di frontiera e altre autorità competenti, di sgominarlo.
Molti di questi cuccioli che vengono acquistati da negozianti senza scrupoli a pochi euro per essere poi rivenduti a cifre ben maggiori, sono accompagnati da passaporti riportanti dati falsati a cominciare dall'età, ma anche per quanto riguarda gli interventi vaccinali e antiparassitari ricevuti, per non parlare del fatidico microchip (che per legge dovrebbe essere applicato solo da un veterinario autorizzato), e in base a tutto ciò ne viene motivato il prezzo, altrimenti irragionevole, come se un documento falso valesse qualcosa...
Purtroppo dopo pochi giorni dall'acquisto del povero cucciolo, spesso separato dalla madre in tenerissima età (ben prima dei due mesi di vita, necessari allo svezzamento), è abbastanza frequente che si rendano manifeste le più diverse patologie, da quelle più banali (parassiti intestinali, micosi) a quelle più serie per la vita del poveretto (cimurro, parvovirosi, coccidiosi miste ad altre parassitosi come la rogna demodettica) che, a causa delle condizioni generali già serie in partenza, esitano frequentemente nella sua morte.

Questi sono fatti tristemente noti a noi veterinari che tentiamo in ogni modo di combattere questo vergognoso fenomeno che sta prendendo dimensioni spaventose; ma credo che prima di ogni altra cosa andrebbe favorita una corretta informazione del futuro proprietario, che spesso, invece di chiedere preventivamente consiglio, si espone a queste vere e proprie truffe, facendosi ingenuamente intenerire dallo sguardo di un cucciolo indifeso, e acquistandolo incautamente, forte della documentazione e delle rassicurazioni fornite dal commerciante privo di scrupoli.
Per questo incoraggio sempre a rivolgersi a noi veterinari prima della decisione dell'acquisto dell'animale, ovvero prima che sia troppo tardi, proprio per evitare di continuare a foraggiare tale mercato illegale.
E comunque inviterei chiunque fosse incappato in simili situazioni a denunciarle alle autorità competenti, proprio per individuare per tempo e sgominare all'origine tali loschi traffici che vedono negli animali solo una fonte di guadagno, senza pensare minimamente al loro benessere: per fortuna ormai anche l'Italia si è dotata di leggi competenti in grado di comminare pene severe a questi criminali!

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