venerdì 28 marzo 2008

Guida alla scelta responsabile di un animale da compagnia (prima parte)

Perché l’acquisto di un animale da compagnia? Come sceglierlo?

Nella società attuale l’uomo ha un crescente bisogno di gratificazione ed è alla costante ricerca di una relazione sempre più strutturata, sia affettiva sia tattile, con l’ambiente che lo circonda.
L’animale domestico può rispondere a molte di queste aspettative.
Una famiglia su due possiede un animale da compagnia; ma purtroppo ancora gli abbandoni sono numerosi. La maggior parte di questi (80% dei casi) sono la conseguenza delle mancate aspettative dei proprietari in relazione al comportamento dell’animale.
Una ricerca svolta su ben 1500 “nuovi proprietari” ha evidenziato che il 72% avrebbe desiderato consultare un Medico Veterinario prima della scelta del proprio animale.
In effetti, quando si prende la decisione di acquistare un animale, è necessario affrontare specifiche problematiche.
Non si deve esitare nel chiedere l’opinione e i consigli di un professionista qualificato come il Medico Veterinario per rispondere a queste domande o almeno a molte di esse.
Questa è una riflessione essenziale e determinante: non si può assolutamente agire d’impulso!
Prenderemo qui in esame il percorso da seguire prima di acquistare un animale domestico.
Nella prima parte inizieremo ponendoci la domanda sulla pertinenza di questa adozione,
nella seconda parte affronteremo i principali parametri da prendere in considerazione per accogliere l’animale ed infine nella terza ed ultima parte si cercherà di indicare alcuni elementi che permetteranno una scelta ben ponderata e responsabile.

1) La decisione di adottare un animale è ben fondata?

Numerose sono le persone che si mostrano dubbiose di fronte a questo acquisto, specialmente i genitori cui sono rivolte le ripetute richieste, a volte veramente pressanti, dei propri figli.

a) La motivazione principale

  • Vorrei un animale da compagnia
    Bisogna precisare questa affermazione: si desidera un animale per tutta la famiglia o per una persona in particolare? In quest’ultima situazione esiste un obiettivo terapeutico, eventualmente prescritto da un centro medico? Si devono soddisfare il desiderio o le aspettative di un bimbo?
    In tutti questi casi è importante evitare il rischio che l’animale divenga un semplice oggetto, un giocattolo e a tal fine vanno sempre presi in considerazione i suoi bisogni fondamentali e le aspettative di vita media relative alla specie a cui appartiene.
  • Vorrei un animale da lavoro
    Si tratta essenzialmente di cani utilizzati per la guardia, la caccia, alcuni sport, il soccorso, senza dimenticare l'emergente e sempre più apprezzata "pet therapy".
    Anche altre specie possono ovviamente essere indicate ed utilizzate per partecipare a concorsi, gare, mostre o per finalità differenti. Si ritrova qui il bisogno di coltivare una passione e di realizzarsi (per esempio attraverso un concorso di bellezza per gatti). In questo contesto va citato il cavallo, che permette inoltre un importante riscontro in ambito sportivo. Altri animali meno comuni, come i furetti, ad esempio, possono essere allevati per la caccia (aiutano a stanare gli animali da tana) e/o la compagnia.
    Alcuni lavori poi, richiedono la partecipazione di un animale per motivi più o meno nobili: il gatto del panettiere, il coniglio o la colomba dell’illusionista, ecc.

b) Le motivazioni secondarie

  • Vorrei un animale che tenesse compagnia all’animale che ho già. Noi, per puro antropomorfismo, accettiamo con molte difficoltà che il nostro animale da compagnia rimanga “abbandonato” per molte ore al giorno. Adottare un cucciolo per tener compagnia a un cane molto vecchio non è una buona idea. Anche adottare un cane già adulto come compagno del cane di casa, potrebbe generare problemi. Al contrario, adottare un cucciolo per tenere compagnia a un cane adulto potrebbe essere la soluzione ottimale; ma anche qui ogni situazione è differente e va considerata in tutti i suoi risvolti . L’acquisto di un secondo gatto, quando già ne abbiamo uno in casa, è da valutare molto attentamente. E’ importante sapere, infatti, che il gatto ha bisogno di un suo territorio che preferisce non condividere con i cospecifici. Se si inserisce un cane dove già vive un gatto (o viceversa), ciò non provoca alcun problema (sempre a tenuto conto del contesto però) né alcun particolare vantaggio per nessuno dei due. Solo il desiderio della famiglia può giustificare questo acquisto…
    Per quanto riguarda alcuni roditori e numerosi uccelli, la vita in coppia in cattività è molto ben tollerata. I pesci ornamentali preferiscono vivere in gruppo, ma bisogna fare attenzione alla sovrappopolazione in funzione della dimensione dell’acquario.
  • Vorrei sostituire il mio vecchio compagno che è morto o che è scappato. Anche se sembra evidente, ricordiamoci che il nuovo compagno non sostituirà mai il precedente. Sarà del tutto inutile tentare, più o meno coscientemente, di “ricostruirlo” identico al precedente, cercando la stessa razza, lo stesso sesso, lo stesso colore (e anche lo stesso nome!). Prima di tutto dobbiamo lasciar passare del tempo e assicurarci che il lutto per la perdita del nostro compagno sia terminato. Per alcune persone ci vorranno giorni, per altre bisognerà attendere anche anni. In questo caso particolare bisogna categoricamente rifiutare un animale di “sostituzione” offerto premurosamente dai familiari. Inoltre, se la separazione dal precedente animale è avvenuta a causa di patologie del comportamento sarà indispensabile il parere di un Medico Veterinario specializzato nel settore della medicina comportamentale prima di adottare un nuovo animale.
  • Sono stato costretto a adottare questo animale. L’adozione è forzata quando si trova un animale abbandonato o quando, per esempio, un gatto randagio ci coinvolge e lo accettiamo in casa. Lo diventa talvolta per fare un favore a un amico o a familiari che non possono più tenere l’animale. In tutti i casi l’errore è di lasciarsi intenerire facilmente o di sentirsi responsabili quando non ci sono le condizioni indispensabili per la riuscita dell’adozione. Bisogna essere certi che le motivazioni siano sufficientemente forti ed oggettive. Una volta presa questa decisione in tutta coscienza, bisogna verificare quali saranno le condizioni di vita del futuro animale da compagnia. Sono queste le informazioni che permetteranno di effettuare la scelta migliore.

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